martedì 25 gennaio 2011

M36 ammasso aperto in Auriga

L'altra sera ho approfittato del meteo e mi sono messo al lavoro, dopo un po' di tentativi di dithering mal riuscito sono tornato alla vecchia maniera.
Volevo fare i 3 ammassi dell'Auriga ma sono riuscito a fare solo M36.
L'immagine è il risultato di 20 pose da 2 minuti + 10 dark e 10 Flat.
L'ho elaborata con DSS e poi con Photoshop.

domenica 23 gennaio 2011

I PRIMI (SCARSI) RISULTATI

I primi tentativi sono stati quindi soggetti prettamente estivi, la Nord America, la Velo e il Doppio ammasso del Perseo, poi con il passare dei mesi ho aggiunto M31 e M45, negli ultimi mesi a causa del maltempo sono riuscito a fare ben poco solo poche pose ad M42 e infine a Dicembre sono riuscito a fare più di 1 ora di pose a NGC 2237 la nebulosa Rosetta.
Come foto in se non sono proprio dei capolavori ovviamente, spero soprattutto di riuscire ad aumentare i tempi di integrazione.
Nel frattempo ieri sera sono riuscito a testare per bene Nebulosity con una Canon 450d modificata, stasera tenterò per la prima volta ad utilizzare il dithering con PHD, vediamo cosa salta fuori.

sabato 22 gennaio 2011

LA NUOVA STRUMENTAZIONE

Passati parecchi anni e messo in soffitta il vecchio Newton mi sono riaffacciato all'astronomia, la tecnologia ha fatto passi enormi ed oggi si possono realizzare foto molto belle anche senza spendere una fortuna.
Mi sono messo alla ricerca di una strumentazione comunque da principiante, trovato un buon compromesso mi sono regalato un rifrattore Skywatcher 80 ED Black Diamond, un ottimo semi-apo, su una montatura HEQ-5.
Per fotografare uso la mia fidata Nikon D80 a fuoco diretto.
La guida invece l'ho affidata ad un'altro rifrattore in parallelo, SW 70/500 con la Magzero 5m.
Per ora devo dire che ho potuto solo fare brevi sessioni anche se come inizio sono soddisfatto.
I problemi più grandi che ho riscontrato derivano proprio dalla Nikon D80, un'ottima camera per le foto diurne, soprattutto sportive, ma di notte e con i tempi di posa lunghi il rumore si fa sentire e dopo i 3 minuti di posa l'amp glow satura totalmente il sensore.
Questo è il giardino di casa da dove riprendo solitamente.





IL PRIMO TENTATIVO

La fotografia mi è sempre affascinato, forse perchè riesce a cogliere la vera essenza di un momento e credo che davanti ad una vecchia foto un po' a tutti sia capitato di rievocare oltre che i ricordi anche le sensazioni dei momenti passati.
Ho iniziato a fotografare sin da bambino, con quelle macchine "ereditate" dal papà che girava per mercatini dell'antiquariato, quindi più che altro macchine russe o dell'est, che solo da più grande ho rivalutato,  alle elementari ero l'unico che nelle gite aveva una reflex al collo.
L'astronomia è andata di pari passo, il sabato sera c'era l'appuntamento fisso con Piero Angela con Quark, credo sia indispensabile una statua enorme a quest'uomo, e nonostante lo studio non fosse il mio forte le scienze mi hanno sempre appassionato.
Il primo tentativo di una fotografia astronomica risale ai primi anni '90 quando dopo aver acquistato un newton 114/900 pensai di scattare una foto alla luna in "proiezione dell'oculare" con una yashica T3, ovviamente tutte le foto uscirono mosse, però non mi demoralizzai e ritentai più volte fino ad ottenerne una buona, poi a causa dei costi di sviluppo delle pellicole abbandonai il "progetto" di un mini mosaico lunare che mi ero messo in testa.
Ci riprovai il 12 Ottobre del '96 in occasione dell'eclissi parziale di sole, sempre con lo stesso telescopio, ma con una Canon Eos 3000 analogica sempre in proiezione, avevo costruito una sorta di staffa e servì molto, infatti ho fatto un paio di rullini ben riusciti che ogni tanto rispolvero con emozione. 

Ecco una sequenza dell'eclisse del 96 ripresa da Calvisano.