sabato 22 gennaio 2011

IL PRIMO TENTATIVO

La fotografia mi è sempre affascinato, forse perchè riesce a cogliere la vera essenza di un momento e credo che davanti ad una vecchia foto un po' a tutti sia capitato di rievocare oltre che i ricordi anche le sensazioni dei momenti passati.
Ho iniziato a fotografare sin da bambino, con quelle macchine "ereditate" dal papà che girava per mercatini dell'antiquariato, quindi più che altro macchine russe o dell'est, che solo da più grande ho rivalutato,  alle elementari ero l'unico che nelle gite aveva una reflex al collo.
L'astronomia è andata di pari passo, il sabato sera c'era l'appuntamento fisso con Piero Angela con Quark, credo sia indispensabile una statua enorme a quest'uomo, e nonostante lo studio non fosse il mio forte le scienze mi hanno sempre appassionato.
Il primo tentativo di una fotografia astronomica risale ai primi anni '90 quando dopo aver acquistato un newton 114/900 pensai di scattare una foto alla luna in "proiezione dell'oculare" con una yashica T3, ovviamente tutte le foto uscirono mosse, però non mi demoralizzai e ritentai più volte fino ad ottenerne una buona, poi a causa dei costi di sviluppo delle pellicole abbandonai il "progetto" di un mini mosaico lunare che mi ero messo in testa.
Ci riprovai il 12 Ottobre del '96 in occasione dell'eclissi parziale di sole, sempre con lo stesso telescopio, ma con una Canon Eos 3000 analogica sempre in proiezione, avevo costruito una sorta di staffa e servì molto, infatti ho fatto un paio di rullini ben riusciti che ogni tanto rispolvero con emozione. 

Ecco una sequenza dell'eclisse del 96 ripresa da Calvisano.

Nessun commento:

Posta un commento